Viaggio in Africa di Don Luciano Gattei
1300… più o meno!
Questi sono stati i chilometri percorsi dal nostro piccolo gruppo di volontari per legare in 15 giorni, tre missioni in un’unica esperienza di viaggio e di solidarietà. E’ vero non sono poi tanti ma sono importanti perché ci hanno permesso di mantenere il legame che da più di 30 anni unisce la nostra diocesi di Fano al Kenya. La missione di Ngaremara e Kipsing nel distretto di Isiolo e di Diriba Gombo nel distretto di Marsabit. Un viaggio che attraverso il coinvolgimento diretto, mira ogni anno a mantenere e diffondere lo spirito missionario nella nostra Chiesa locale.
Obiettivo primario: verificare l’andamento dei progetti seguiti dal Centro Missionario Diocesano e dalla Onlus Urukundu con il sostegno economico di tante persone, gruppi e parrocchie aperte al valore della cooperazione. Non solo però una visita per “vedere” ma anche per fare: grazie alle mani esperte di un falegname e di un fabbro e altre otto mani un po’ meno specializzate ma molto atrezzate di buona volontà, ci si è dedicati anche alla manutenzione delle strutture bisognose di riparazioni, delle missioni che ci hanno ospitato.
Prima tappa di questa bellissima esperienza è stata Diriba Gombo a qualche centinaio di chilometri dal confine con l’Etiopia. Qui quattro suore indiane seguono la casa di accoglienza per bambini con disabilità motorie garantendo loro l’educazione scolastica e l’assistenza fisioterapica. La casa, aperta nel 2000, è situata in un’area molto povera abitata da pastori di etnia Gabra. La struttura è un porto di salvezza per quei bambini e bambine che a causa del loro handicap e della cultura locale non avrebbero alcuna possibilità di futura autonomia rimanendo dolorosamente emarginati dalla vita sociale.
Poi Kipsing, dove da secoli l’etnia Samburu condivide con la tipica fauna africana, i magri pascoli della savana. Da questi dipende il sostentamento delle capre che con il loro latte permettono la sopravivenza di queste popolazioni nomadiche. Insieme al parroco Fr. Jeremy e alle suore Keniote che si dedicano all’insegnamento, abbiamo avuto modo di visitare molti dei 12 asili della missione. Purtroppo da due anni il governo ha sospeso la povera, ma essenziale refezione di 150g di mais e cereali al giorno, che ha portato al calo drammatico della frequenza scolastica. La visita ci ha permesso di consegnare, almeno a quattro asili quanto tra parrocchie, associazioni e singoli è stato raccolto nel periodo natalizio, al fine di garantire quotidianamente il pasto per tutto il 2017.
Infine, l’ultima tappa è stata Ngaremara, dove hanno operato per molti anni due sacerdoti della nostra diocesi. Dai primi anni 90 un Progetto di Adozioni a Distanza, avviato dal Bacef di S. Costanzo e seguito ora da Urukundu, ha garantito a più di 1500 bambini l’istruzione scolastica di base, sostenendo anche il Dispensario e il Collegio della missione. Grazie ancora al supporto di questo progetto, tanti di questi ragazzi hanno potuto proseguire gli studi alle superiori e alcuni anche all’Università.
Man mano che i giorni passavano, solo un rimpianto è affiorato e via via cresciuto: non avere più tempo per poter restare! E’ proprio vero quello che Gesù promette: “C’è più gioia nel dare che nel ricevere!”
Un grazie grandissimo a tutti coloro che continuano ad accompagnare questi nostri piccoli fratelli con la preghiera, con il cuore e con le mani aperte al dono.