10 anni di Urukundo Onlus
San Costanzo. Il primo settembre 2019 Urukundo Onlus ha festeggiato i suoi 10 anni di attività. Per l’occasione alle ore 17 si è tenuta una conferenza nella sala consigliare “Filippo Montesi” a San Costanzo, con Marco Gasparini moderatore: sono intervenuti Nicola di Simone (presidente della Onlus), Filippo Sorcinelli (sindaco di San Costanzo), che ha messo in evidenza l’impegno di alcuni sancostanzesi coinvolti da quasi 30 anni nel cuore dell’Africa, Mons. Giorgio Biguzzi, il quale ha raccontato la sua esperienza in Costa d’Avorio a difesa dei ragazzi soldato, ed il professor Aluisi Tosolino, che ha dato un quadro dei nostri rapporti nei confronti di chi viene dal Sud del mondo. A seguire l’intervento una proiezione riassuntiva di 10 anni di progetti dell’associazione. Grande la partecipazione da parte del pubblico, con la sala piena di gente, a riprova di quanto l’occorrenza sia stata sentita. La manifestazione si è poi spostata nel teatrino parrocchiale di San Costanzo dove i soci dell’associazione hanno preparato un buffet per tutti gli ospiti, ed in punti dislocati, per gli interessati, hanno dato la possibilità di conoscere meglio i progetti attraverso immagini e filmati, di conoscere la nostra storia – che nasce a San Costanzo dall’idea di alcune persone che sono state in Burundi e del parroco Don Giancarlo De Santi, ex direttore del Centro Missionario Diocesano di Fano.
A 10 anni di distanza ripercorriamo gli inizi della storia di Urukundo.
Primavera del 2009: si costituisce l’associazione ed entra a far parte del progetto BACEF (adozioni a distanza), attivo sul territorio del Kenya grazie ad un gruppo di tre persone impegnate a gestire le adozioni a distanza dall’Italia al Paese africano, dove operano, in prima persona, una congregazione di suore indiane, a fianco di due padri missionari (don Luciano e don Salvatore, provenienti dalla nostra diocesi). Sul territorio del Burundi il progetto è seguito invece da Padre Herman, in rapporti stretti con don Giancarlo e col paese di San Costanzo, il quale è stato speso meta di visite da parte di padre Herman negli anni successivi. Nella fattispecie, col progetto adozioni, in Burundi un bambino può andare a scuola, inserito in un collegio a Gitega fondato dalla congregazione “Apostoli del Buon Pastore e della Regina del Cenacolo”, congregazione che tuttora gestisce in prima persona i progetti di Urukundo sul territorio africano, offrendo ai ragazzi il diritto alla sanità, allo studio e ad un futuro inserimento nel tessuto sociale. In particolare, ad oggi, nonostante Padre Herman sia scomparso, la congregazione continua ad occuparsi degli “ultimi” della società burundese – i Pigmei -, promuovendo il riconoscimento, sia anagrafico che sociale, di questa etnia perseguitata.
Negli anni seguenti Urukundo è cresciuta e dal 2003 ha coinvolto nel suo percorso anche il Congo, in cui un gruppo di 4 persone in visita ad Ibambi hanno rilevato la mancanza di acqua presso un ospedale già in buone condizioni. Si è deciso così di supportare la popolazione locale nella costruzione di un pozzo, che ha fornito di acqua potabile sia la struttura ospedaliera che la popolazione civile.
Questi e tanti altri progetti sono nati dall’attenzione e dalla collaborazione tra noi e il territorio africano e con orgoglio possiamo dire che c’è un pezzo di ciascuno di voi in ogni opera che oggi può vivere in Africa, per l’Africa.
Per concludere con un po’ di numeri: ad oggi l’associazione finanzia lo studio di circa 300 bambini a scuola e l’assistenza di 12 bambini con problemi fisici e mentali accolti in una struttura in Kenya; supporta lo studio di 123 bambini in Burundi; ha costruito, al 2019, la bellezza di 95 case per i Pigmei, dal costo di 1000 euro ciascuna; ha provveduto alla produzione di 1511 carte di identità per la popolazione pigmea, nonostante il progetto sia nato da poco.
Tanto si è fatto, ma tanto ancora c’è da fare. Se vuoi informarti su tutti i progetti attivi e contribuire alla nostra causa clicca qui.